Fabio Orengo

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Attività > Conferenze
Conferenza Organizzativa AN Liguria
(Genova, 15 Giugno 1996)

Nei primi mesi del 1996 iniziai a ricoprire, per Alleanza Nazionale in Liguria, il ruolo di Responsabile Regionale dell'Ufficio per l'Informatica e la Telematica e Responsabile del progetto di informatizzazione del partito a livello regionale; in occasione della Conferenza Organizzativa che Alleanza Nazionale tenne a Genova il 15 giugno 1996 mi fu così chiesto di illustrare con un intervento come si poteva strutturare ed organizzare l'attività del partito utilizzando i sistemi informatici.

Fu quella l'occasione che mi permise di conoscere personalmente l'On. Maurizio Gasparri il quale, precursore dei tempi e delle innovazioni che negli anni a seguire vedranno crescere la sinergia tra la politica e l'informatica, apprezzò il livello della mia relazione e mi chiese di collaborare con il team nazionale che si occupava dei progetti di informatizzazione e presenza di Alleanza Nazionale su Internet.

Di seguito il testo del mio intervento:

      Internet e non solo : informatica e politica

Il fine di questo mio impegno all’ interno del partito è quello di facilitare la gestione di alcuni problemi di tipo organizzativo e informativo con l’ utilizzo di strumenti quali computer o meglio reti di computer.

Non a caso con la parola reti molti di voi avranno subito pensato che io mi stia riferendo ad Internet che non è un nuovo gadget informatico e neanche un nuovo servizio per il vostro computer.

É il destino ineluttabile del computer quello di diventare una vera e propria macchina comunicante, collegata a tutte le altre macchine del mondo, aperta a tutti i sistemi di comunicazione ed informazione in grado di trovare immediatamente ciò di cui si ha bisogno.

Oggi è impossibile concepire il proprio lavoro senza un PC, domani non si potrà fare a meno di Internet per informarsi, comunicare, o semplicemente divertirsi.

Così come le passeggiate nel bosco non sono riservate solo ai botanici, Internet non appartiene agli informatici, anzi; d’ altra parte per guardare la televisione nessuno si è mai preoccupato di sapere come funziona il tubo catodico!

Non ci sono quindi scuse per restarsene sulla propria isola deserta e non vivere collegati ad un mondo in costante evoluzione.

Possiamo fissare la data di nascita di Internet nel 1969.

É infatti in quell’anno che la difesa USA diede il via al progetto Arpanet. Questa rete, sviluppata dalla Advanced Research Project Agency del ministero della difesa americana, collegava tra loro installazioni governative USA con laboratori di ricerca accademici e industriali sparsi in tutto il mondo.

Per molto tempo, l’ accesso a questa rete è stato appannaggio di servizi militari, governativi e universitari.

Per anni, il traffico su quella che ormai era diventata Internet, è stato sostanzialmente tecnico e scientifico e pur esistendo già da tempo un collegamento tra i principali atenei italiani, la corsa a Internet nel nostro paese è iniziata nel corso del 1994.

Internet non appartiene a nessuno, è gestita soltanto da enti che ne definiscono le norme tecniche.

Ogni parte di questa grande rete appartiene ad un ente, privato o pubblico, che ne finanzia il funzionamento.

Tali reti possono avere capacità di trasmissione molto diverse tra loro e strategie di utilizzo proprie.

Milioni di computer, potenti megacomputer e minuscoli PC sono collegati ad Internet mediante linee permanenti.

É infatti in quest’ultimo periodo che alcune BBS italiane hanno incominciato ad offrire l’ accesso ad Internet anche ai privati a prezzi sicuramente più abbordabili.

Una volta dato il “la” iniziale, tutto il mondo telematico italiano ha iniziato ad accordarsi in sintonia e ad offrire accessi Internet e servizi connessi sempre più economici.

Arriviamo quindi ai giorni nostri, dove le reti collegate ad Internet superano la ragguardevole cifra di 30000 unità, per un numero stimato di circa tre milioni di computer e circa trenta milioni d’ utenti singoli.

Internet è l’interconnessione di numerose reti informatiche che hanno scelto di utilizzare lo stesso protocollo di comunicazione.

Internet, che in più di un’ occasione è stata definita arditamente la madre di tutte le reti, è costituita da un gran numero di nodi (host), ognuno dei quali definito univocamente da un indirizzo IP (Internet Protocol).

L’assegnazione degli indirizzi non è casuale ma è decisa dai veri enti amministratori della rete al fine di garantire l’ unicità dell’ indirizzo.

La continua espansione del numero degli utenti Internet va di pari passo con il numero dei servizi informativi disponibili. Ma poichè, ovviamente non è possibile avere un elenco aggiornato di tutto quello che si può trovare e si può fare su Internet, quando si ha una necessità non rimane altro che darsi da fare per risolverla cercando nella rete.

A grandi linee i servizi di Internet possono essere suddivisi in due categorie: quelli batch e quelli on-line o interattivi.

Nella prima categoria troviamo la posta elettronica od e-mail e le news; nella seconda la consultazione di banche dati e la navigazione in rete o world wide web (www) attraverso programmi chiamati browser (per es. Netscape navigator).

Il www è la parte di Internet più semplice da utilizzare ed è anche quella visivamente più stimolante. Il web è costituito da pagine di testo e immagini in una struttura simile a quella di una rivista piuttosto semplice che si può scorrere od utilizzare come punto di partenza per navigare in Internet, cliccando (cioè selezionando con il cursore o freccetta) con il mouse sui collegamenti indicati.

Ogni pagina ha un unico indirizzo chiamato URL (Uniform Resource Locator).

(A chi si avvicina per la prima volta ad Internet gli indirizzi dei siti o della posta elettronica possono apparire un po’ astrusi)

Non è infatti frequente leggere stringhe del tipo “ http://www.ulisse.it/~an-liguria “, oppure “ an-liguria@mbox.ulisse.it “ .

Per comprenderne il significato, dobbiamo tenere presente che in generale il nome di un computer collegato alla rete ha sintassi : host.sottodominio.dominio, mentre la caselle per la posta elettronica dell’ utente ha sintassi : nomeutente@host.sottodominio.dominio.

Negli indirizzi di Internet “@ ” significa “ presso di ...”. )

Una volta avuto accesso alla pagina web diventa facile passare da un sito all’ altro selezionando una qualsiasi riga di testo che appare colorato in blu e sottolineato.

L’ altra categoria di servizi a cui facevo riferimento è l’ e-mail o posta elettronica che permette di inviare veri e propri messaggi postali.

Si scrive il testo del documento sul proprio computer e in qualche secondo questo messaggio viene trasmesso al computer del destinatario (o dei destinatari) che lo leggerà (leggeranno) quando lo desidera ( desiderano ) e potrà ( potranno ) rispondere.

La sua risposta viene inviata alla casella postale personale del mittente  che si trova sul server  al quale quest’ ultimo è appoggiato.

Quando un utente si collega al proprio host server, la posta a lui destinata viene trasferita sul suo computer.

Ma vediamo alcuni esempi di utilizzo :
  • è possibile scambiare corrispondenza privata o professionale con amici e collaboratori, allegandovi documenti di ogni tipo quali tabelle, immagini, files, etc.
  • è sempre possibile raggiungere il destinatario nonostante i diversi fusi orari, la sua non disponibilità o la sua assenza fisica dall’ ufficio
  • è possibile tenere sempre informate le persone che lavorano ad uno stesso progetto, grazie all’ invio di copie dei messaggi scambiati (cc., bbc.)
  • è possibile inviare messaggi privati a persone il cui indirizzo è apparso in un Newsgroup, per chiedere loro precisazioni sul loro intervento o per rispondere loro direttamente.

I Newsgroups o News costituiscono un sistema simile alla posta elettronica che ha la caratteristica di riunire persone che condividono lo stesso interesse e che desiderano comunicare tra loro per scambiarsi idee ed opinioni.

Su Internet sono presenti migliaia di gruppi di interesse o Newsgroup: per accedervi è sufficiente   abbonarsi (l’ abbonamento è gratuito: si tratta solo di comunicare la propria presenza ed il proprio interesse all’ argomento).

Esistono due tipologie di gruppi di interesse: quelli moderati e quelli non moderati. Nei primi tutti i contributi apportati dagli utenti vengono verificati e filtrati da uno o più moderatori che ne garantiscono la qualità; nei secondi non vi è nessuna forma di controllo, per cui il livello dei contenuti può variare da gruppo a gruppo.

Ho illustrato in modo molto semplice e super sintetico alcuni dei molteplici servizi che può offrire la Rete.

Affrontiamo ora il problema di come accedere ad Internet presentando gli strumenti che occorre utilizzare.

Per entrare su Internet, bisogna passare da una porta. La  “porta”  è un computer, od un gruppo di computer, collegati in modo permanente alla rete Internet.

Questo computer viene definito host server e gestirà il conto dell’ utente una volta stipulato il contratto di accesso ad Internet con un  provider.

Dopo aver ritirato il relativo dischetto contenente i programmi per il collegamento, si deve installare e configurare il tutto.

Nella maggior parte dei casi, per sfruttare appieno le potenzialità di Internet è sufficiente avere un programma di navigazione come Netscape ed un programma di posta elettronica come Eudora.

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, Internet tecnicamente non è altro che un’ enorme rete, composta a sua volta da reti  differenti che utilizzano un protocollo di trasferimento dati denominato TCP/IP.

Per collegarsi ad Internet sono necessarie due componenti, hardware e logica. Per componente hardware intendo un computer con modem dotato di un programma di comunicazione.

Il computer può essere di qualsiasi tipo, purchè in grado di supportare il protocollo TCP/IP; per componente logica intendo il contratto stipulato con un provider che ci permette in modo fisico e logico di accedere alla rete.

É conveniente che il provider sia situato il più possibile vicino a casa propria poichè, se è vero che collegarsi mediante Internet con siti posti dall’ altra parte dell’ oceano costa quanto collegarsi con il proprio provider, è anche vero che se quest’ ultimo si trova nella rete telefonica urbana, il collegamento costa meno di quello che richiede una telefonata extraurbana.

Normalmente ad Internet ci si collega attraverso tre canali di comunicazione:
  • rete telefonica pubblica commutata, quella cioè usata per le normali telefonate; per usare questo canale è quindi necessario collegarsi con un modem alla presa Telecom;
  • rete ISDN (Integrated Services Digital Network): si tratta di una rete che consente comunicazioni di tipo digitale ad alta velocità sino ad un massimo di 64 Kbps. Per potersi collegare è necessario disporre di un router o scheda ISDN operante col protocollo PPP (Point to Point Protocol) a cui collegare il proprio computer;
  • linee dedicate CDN (Circuiti Diretti Numerici): sono linee dedicate esclusivamente all’ utilizzo di un utente e possono operare ad una velocità di trasmissione di 2 Mbps. Per poterla utilizzare è necessario disporre di un router collegato al proprio computer.

Tra i tre sistemi appena presentati quello più utilizzato dagli utenti privati è il primo, cioè la rete telefonica mediante un modem.

Il modem (termine derivato dalla contrazione di modulatore-demodulatore) è un apparecchio che permette al computer di dialogare con un altro computer attraverso la normale rete telefonica.

Il funzionamento è relativamente semplice: il modem di chi trasmette, una volta ricevuti i dati dal computer, li trasforma (modula) da bit a segnali audio e li invia sulla linea telefonica, mentre il computer ricevente effettua l’ operazione inversa, trasformando (demodulando) i suoni ricevuti in dati da passare al computer.

In commercio esistono tre tipi di modem:
  • interno
  • esterno
  • in formato PCMCIA

A parità di caratteristiche tecniche, ciò che li cotraddistingue è il formato: quelli interni si presentano sotto forma di scheda da inserire in uno slot libero del computer.

Per il loro funzionamento non sono necessari cavi di connessione o di collegamento in quanto comunicano direttamante con il computer e sono da esso alimentati.

I modem esterni sono contenuti in uno chàssis nella cui parte anteriore sono visibili una serie di led, normalmente otto, indicanti lo stato di funzionamento, mentre nella parte posteriore sono presenti le prese per il collegamento con il computer attraverso la porta seriale e per l’ alimentazione esterna.

Infine i modem in formato PCMCIA sono la scelta obbligata per chi utilizza computer portatili e non sono altro che delle schedine da inserire nell’ apposito slot dei portatili, e come quelli su scheda non richiedono cavi o connettori per il collegamento.

Dovendo acquistare un modem, consiglio di orientarsi verso un modello esterno ( a meno che non si possieda un portatile), in quanto crea meno problemi di compatibilità con il sistema (conflitti di indirizzo) e consente un miglior monitoraggio in quanto se ne può verificare il funzionamento attraverso i led posti frontalmente.

Caratteristica fondamentale di un modem è la velocità di trasmissione: quanto maggiore è la velocità, tanto minore è il tempo necessario per il trasferimento dei dati e, di conseguenza, il costo dell’ operazione.

Per velocità di trasmissione si intende la quantità di bit per secondo che il modem è in grado  di trasmettere su di una linea telefonica. I modem attuali raggiungono la velocità massima di 28800 bps.

Ho così presentato gli strumenti fisici per mezzo dei quali si può accedere ad Internet.

Spendiamo adesso due parole sui programmi che vengono utilizzati dalla maggior parte degli utenti della grande rete.

Per la navigazione, come ho già detto prima, si utilizza Nescape Navigator nelle sue varie versioni (1.22, 2.0, 3.0) - nella figura sottostante è presentata la versione 2.0 - che altro non è che una interfaccia grafica che permette di visualizzare le varie pagine del web semplicemente digitandone l’ indirizzo nella apposita finestra indicata dalla dicitura “Go To:” e premendo il tasto invio.
  

Appena caricata la pagina desiderata non resta che partire per la navigazione selezionando le parole evidenziate e sottolineate che creano il collegamento con altre pagine presenti magari in server situati dall’ altra parte del mondo.

Se invece vogliamo inviare un messaggio attraverso la posta elettronica, personalmente consiglio di utilizzare Eudora nelle sue varie versioni (1.5.2, 1.5.4, 2.0, Eudora Pro) - nella figura è presentata la versione 1.5.2..
 
Una volta aperta la finestra che ci permette di inviare un nuovo messaggio è sufficiente compilare il campo “ To: “ con l’ indirizzo elettronico del destinatario, il campo “Subject: “ con la descrizione del contenuto della lettera, scrivere il messaggio e premere il tasto “ SEND “.

In pochi secondi il messaggio arriverà a destinazione.

Ho così presentato Internet nei suoi vari aspetti tecnici; vediamo ora quali informazioni si possono inserire in Internet attraverso la presentazione del Progetto Internet per AN Liguria, progetto del quale io sono il responsabile.

Inserite nel campo “ Go To: “ del vostro browser Netscape Navigator l’ indirizzo “http:// www.ulisse.it/~an-liguria”, effettuate il collegamento premendo il tasto invio e dopo pochi secondi di attesa vi verrà presentata la pagina mostrata nella figura sottostante.
 

Selezionando i primi quattro riquadri si accede alle pagine relative ai Parlamentari Liguri, ai Consiglieri Regionali, Provinciali, Comunali.

Per ognuno di loro è stata ideata una pagina nella quale sono contenute, oltre ad una foto di ciascuno ed un breve curriculum, le varie interpellanze, interrogazioni, interventi,  etc... il tutto consultabile on-line, cioè leggibile in tempo reale scorrendolo con il proprio browser.

E’ inoltre possibile inviare a ciascun Parlamentare o Consigliere, tramite e-mail i propri commenti o le proprie idee al fine di instaurare un feedback, cioè un ritorno, teso a migliorare le scelte politiche del Partito.

Abbiamo poi la pagina dedicata alle statistiche ed ai risultati relativi ai vari turni elettorali di questi ultimi anni in Liguria che hanno visto una costante e consistente crescita di AN.

Giungiamo così alle pagine relative alle Tesi Congressuali di Fiuggi ed a quelle relative al programma del Polo per le Libertà i cui contenuti ed il cui uso mi è stato gentilmente concesso dalla Sede Nazionale di AN con la quale sono regolarmente in contatto per mezzo della posta elettronica.

Con il terzultimo riquadro accediamo alla pagina in cui verranno riportate di volta in volta le varie manifestazioni ed incontri organizzati da AN Liguria, permettendo così ai vari utenti di tenersi informati in tempo reale.

Selezionando il penultimo riquadro si accede alla pagina in cui sono riportati tutti gli altri siti relativi alla Destra in Italia presenti sulla Rete.

Con l’ ultimo riquadro è possibile inviare i propri commenti o suggerimenti al Partito tramite posta elettronica.

Ho così presentato in breve l’ aspetto informativo che l’ impiego delle reti di computer ci mette a disposizione nel tentativo di migliorare sempre più il rapporto del Partito con il proprio elettorato.

Passiamo brevemente ora a trattare il secondo aspetto, quello cioè organizzativo, anch’ esso migliorabile attraverso l’ utilizzo del computer ed in particolare tramite l’ utilizzo dei database.

Con database si intende un metodo che permette di raggruppare dati tra i quali esiste una qualche relazione.

Creare una struttura di questo tipo permetterà di gestire al meglio per esempio i nominativi e le informazioni relative agli iscritti ed ai simpatizzanti del Partito.

Le possibilità offerte da un programma che gestisca database permettono di impostare qualsiasi applicazione dalla più semplice alla più complessa.

Per esempio è possibile:
  • impostare file per contenere dati
  • impostare moduli per visualizzare ed immettere dati in uno o più file
  • creare collegamenti tra differenti file di dati
  • consultare i dati per rispondere a domande specifiche
  • creare prospetti rapidi per organizzare e stampare i dati.

Semplice o complessa che sia l’applicazione di database che si intende realizzare, è importante sapere con chiarezza in che modo dobbiamo progettare i file di database che devono essere  in grado di svolgere i compiti loro assegnati nel modo più efficace.

Una fase di pianificazione che preceda quella di realizzazione riduce il tempo e gli sforzi che andrebbero sprecati poi per modificare un’ impostazione imperfetta.

Quando si ha già un piano generale dell’ obiettivo si possono cominciare a pianificare nei dettagli i file di database.

In certi casi, l’applicazione comprende solo file di database; in altri invece i file di database ne sono soltanto una parte.

Pianificando un’ applicazione, bisogna analizzare ciò che si desidera che questa faccia e poi stabilire quali tra le funzionalità del programma utilizzato sono più adatte a soddisfare le esigenze.

Un file di database organizza e conserva le informazioni, che poi vengono richiamate ed impiegate in base alle esigenze.

É una buona idea pianificare su carta i file di database, perchè questo aiuta a vedere esattamente in che modo i dati contenuti nei vari file sono in grado di cooperare efficacemente.

Un metodo è quello di cominciare a chiedersi chi utilizzerà il file di database ed a quale scopo. Alcune domande, per esempio, possono essere :
  • quali informazioni verranno registrate nell’ applicazione
  • quali sono i file necessari
  • quali campi ciascun file di database dovrà contenere
  • quali sono i dati comuni tra i vari file di database.

É anche opportuno dare ad ogni file di database un nome capace di comunicare con esattezza a che cosa serve. Ognuno di questi file ha per lo meno un campo detto chiave utilizzato in seguito per la ricerca delle informazioni.

Ultimo passo di questa fase di progettazione è la creazione di moduli e prospetti personalizzati che permettano di utilizzare tutte le informazioni con un metodo di lavoro che consenta di selezionare i dati da uno o più file di database e di presentarli in modo veloce, semplice e significativo.

I moduli aiutano a visualizzare, ad immettere ed a gestire i dati; i prospetti personalizzati aiutano ad organizzare e ad interpretare i dati stampati contribuendo così a semplificare e a razionalizzare il lavoro degli utenti.

Termina così la mia breve trattazione su come i computer e l’ informatica possano esserci d’ aiuto quotidianamente nel tentativo di risolvere problemi a livello informativo ed organizzativo legati alla vita del nostro Partito, una forza che ha dimostrato di essere in continua crescita e che per questo motivo ha bisogno di mezzi sempre più potenti ed al passo con i tempi.

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