2003 - Fabio Orengo

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2003

Impegno politico > In Municipio VII Medio Levante > Ciclo 2002 - 2007
  1. Seduta 21 gennaio 2003 (estratto)
  2. Seduta 4 marzo 2003 (estratto)

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CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE VIII MEDIO LEVANTE
VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 21 GENNAIO 2003
ARGOMENTO N. XXII ATTO N.

OGGETTO: INCONTRO CON IL QUESTORE DOTTOR OSCAR FIORIOLLI ED IL CONSIGLIERE COMUNALE DOTT.SSA ANGELA BURLANDO SU SICUREZZA ED ORDINE PUBBLICO

PRESIDENTE: ringrazia il Questore e la Dott.ssa A. Burlando per la loro disponibilità ed introduce brevemente l’argomento dell’incronto e pone alcune domande ad entrambi gli ospiti.

DOTTOR OSCAR FIORIOLLI: dai dati in suo possesso, forniti dalla Polizia di Stato, risulta che nel quartiere Foce i borseggi sono diminuiti, gli scippi invece negli ultimi due mesi hanno avuto un aumento, questo perché soprattutto i giovani si sono spostati dal centro storico soprattutto in questo quartiere. Precisa che, sia nel quartiere, come in tutta la città c’è stato un notevole calo dei furti. Conclude affermando che il quartiere Foce è piuttosto vivibile. Quindi affronta l’argomento degli extracomunitari che si dedicano all’attività criminale ed assicura che si attiverranno tutte le iniziative possibili per risolvere i problemi, sono riusciti ad allontanare l’area magrebina, ma sta fiorendo un’area sudamericana che si sta avvicinando allo spaccio della droga. Il compito è assai complesso, poiché è necessario attivare le procedure per riportarli in Sud America. In questa situazione ci aiuterebbe molto un “Centro di temporanea Permanenza”, poiché in Liguria non ce ne sono, l’istituzione è un compito del Prefetto. Per quanto concerne il poliziotto di quartiere, è partita l’iniziativa in via sperimentale ed assicura che allorchè sarà definitiva verrà istituito anche per il quartiere Foce.

DOTT.SSA ANGELA BURLANDO: c’è una sostanziale differenza tra la sicurezza gestita dal Questore e quella gestita dal Comune, spiega che si parla tutti concordemente di un sistema integrato di sicurezza, significa che tutte le forze dell’ordine, il Comune, la Provincia, la Regione e tutti gli addetti alla sicurezza lavorano insieme. Compito essenziale del Comune è la prevenzione, rivolta in modo particolare ai minori. Per quanto concerne il Campo nomadi non è accettabile che esista nella nostra civiltà, pertanto si sta cercando di risolvere i problemi più impellenti e concreti di questo campo. La volontà e l’obiettivo del Comune è di eliminare questo campo nomadi.
Puntualizza l’aumento della deliquenza minorile.

ORENGO (A.N.): fa presente al Questore che, nonostante i dati comunicati, nella realtà del territorio circoscrizionale non sembra affatto che i furti siano dimuiniti. Nel quartiere di S. Martino crea problemi il centro per tossicodipendenti in Via Scribanti. Chiede invece alla Dott.ssa Burlando, premettendo che esiste una normativa europea che indica che i campi nomadi non dovrebbero risiedere all’interno delle cinta urbane, quindi questo campo non avrebbe diritto di esistere?

DOTT.SSA ANGELA BURLANDO: risponde che in parte è giusto ciò che ha affermato, ma questo campo era stato sitemato provvisoriamente, accade a volte in ciò che è pubblico che diventi continuativo. Spiega che all’interno del campo nomadi ci sono varie realtà: una parte di famiglie sarebbero in grado di vivere in un condominio, altre creano seri e reali problemi di convivenza già all’interno del campo.

d’ONOFRIO (A.N.): chiede, riferito alla sicurezza, se esiste il progetto di creare un momento d’incontro con cadenze definite tra le varie forze del’ordine ed a cui possa partecipare un delegato per le singole Circoscrizioni. Lo spostamento del campo nomadi al di fuori dell’ambito cittadino aiuterebbe la concezione di nomadismo.

DOTTOR OSCAR FIORIOLLI: risponde che non crede ci sia questa possibilità, ma il Prefetto può chiamare chiunque. Crede che i nomadi genovesi non si possano più definire nomadi, ma debbano avere una abitazione.

DOTT.SSA ANGELA BURLANDO: risponde: Genova è iscritta al “F.I.S.U.” (forum Itaniano per la Sicurezza Urbana) formato da comuni italiani e da pochi mesi è entrata anche la Regione, quindi crede sia possibile nell’ambito del Comune far partecipare un delegato delle Circoscrizioni.

JESTER (LA MARGHERITA): auspica che si possa studiare a livello circoscrizionale una collaborazione con il poliziotto di quartiere, quindi creare una specie di osservatorio di circoscrizione che dia poi gli strumenti a chi ha funzioni di polizia di intervenire ed alla parte politica di fare proposte per migliorare la vivibilità dei quartieri.

GIANNESINI (R.C.): è importante distinguere le tematiche, occorre differenziare la microcriminalità dall’immigrazione, l’immigrazione dalla clandestinità, la clandestinità dalla criminalità o microcrimnalità. Crede che la legge Bossi-Fini non aiuti in questo senso.

FERRARAZZO (LIGURIA NUOVA): chiede al Questore qualcosa di più specifico riferito all’operatività del poliziotto di quartiere, quindi l’operatività effettiva nell’ambito della nostra Circoscrizione.

SLIVAR (D.S.): in merito alla prevenzione sul territorio, ricorda che per quanto riguarda il campo nomadi, pur avendo una situazione disastrosa per quanto concerne l’igiene e la vivibilità, i bambini frequentano regolarmente la scuola e che c’è stata una particolare attenzione ai loro problemi ed anche alla loro educazione. Ritiene sia giusto offrire a queste famiglie, che lavorano regolarmente, una sistemazione in città, non fuori dalla città, che consenta loro d’integrarsi definitivamente. Ritiene che il problema dei minori extracomunitari vada affrontato impegnandoli a frequentare la scuola.

BERRETTONI (A.N.): chiede quali sono le difficoltà ad installare delle telecamere nella Circoscrizione VIII Medio Levante, che potrebbero dare sicurezza ai cittadini. Chiede alla dott.ssa Burlando come pensa di collegarsi con le Commissioni I° delle Circoscrizioni che fra le delega hanno quella della sicurezza. Chiede se nel Comune di Genova si è pensato all’istituzione nell’ambito delle Circoscrizioni, in base al contratto Modena, di un ufficio di assistenza con il supporto di associazioni di volontariato per le vittime di reati.

DOTTOR OSCAR FIORIOLLI: riguardo al centro per tossicodipendenti di S. Martino verranno fatte delle verifiche e si procederà di conseguenza. In merito al poliziotto di quartiere un’idea innovativa potrebbe essere quella di fare degli incontri cadenzati in Circoscrizione. Risponde al consigliere Giannesini dicendo che non fa nessun teorema criminalità – clandestini, però guarda i dati di fatto, ritiene che occorra sempre l’umanità anche nell’applicazione della norma, afferma che ha sempre cercato di colpire in quelle aree dove i clandestini facevano i criminali.
Risponde alla consigliera Ferrarazzo affermando che dipende anche dal Ministero, ma auspica a breve tempo, non sa dove verrà collocato nel quartire Foce.
Il modello Modena è da applicare, è molto favorevole a questo modo di agire.

DOTT.SSA ANGELA BURLANDO: per quanto riguarda il discorso delle commissioni è sicuramente possibile discuterne, quindi qualsiasi attività voi proponiate, la valuteremo insieme perché ritiene che si debba fare. Invece per quanto riguarda i minori, esistono parecchi progetti, uno di questi è quello per i bambini marocchini è già stato finanziato da volontari. Quindi illustra altri progetti simili. Concludendo sia il Comune che la Provincia stanno lavorando a questi progetti.

BALDASSARRE (D.S.): pone l’attenzione sull’installazione delle telecamere nel centro storico che, hanno permesso la diminuzione dei crimini, quindi chiede se ci saranno le risorse economiche per mettere le telecamere anche in altri quartieri. Chiede come hanno inciso le due leggi Turco –Napolitano e Bossi-Fini sul lavoro del Questore.

DOTTOR OSCAR FIORIOLLI: risponde che la politica che si sta attuando è quella di togliere i poliziotti dagli uffici e metterli a pattugliare le strade e li stanno anche utilizzando come poliziotti di quartiere, ci sarà un potenziamento di personale che consentirà di attuare la sperimentazione.
Il vantaggio che ha prodotto la legge Bossi –Fini è quello che ci consente di arrestare il cittadino dopo la seconda volta che non ha ottemperato all’obbligo di lasciare il paese.

VIANI (D.S.): legge un documento che si allega parte integrante del presente verbale.

PRESIDENTE: alle ore 22,30 sospende il Consiglio per permettere al pubblico di intervenire per riaprirlo alle ore 23,20.

PRESIDENTE: ribadisce che ci deve essere la prevenzione, il massimo impegno e sforzo per integrare nella società coloro che veramente dimostrano di volerlo, ma la massima repressione per coloro che dimostrano palesemente di non volersi integrare.
Per quanto concerne il campo nomadi, vista la situazione attuale, si è tutti concordi nell’affermare che va eliminato e superato, pertanto occorre la massima chiarezza nel muoversi nel percorso di integrazione di coloro che sono idonei e nell’espulsione di coloro che invece creano tuttora problemi di convivenza.

DOTTOR OSCAR FIORIOLLI: ringrazia il Presidente per questo invito perche sono occasioni d’incontro che sono sicuramente produttive, inoltre la proposta di incontri periodici quando ci sarà il poliziotto di quartiere è senz’altro positiva, quindi ringrazia tutti i presenti.



IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
(R. Gavuglio) (P. Ottonello)

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CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE VIII MEDIO LEVANTE
VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 4 MARZO 2003
ARGOMENTO N. LXXVIII ATTO N. 54

OGGETTO: O.D.G. DEL GRUPPO CONSILIARE A.N. SU REALIZZAZIONE CENTRO TEMPORANEO DI PERMANENZA IMMIGRATI

ORENGO (A.N.): spiega brevemente le finalità dell’O.D.G. che essendo stato inserito nelle cartelline tutti i consiglieri dovrebbero aver letto e che si allega parte integrante del presente verbale.

MORGANTE (LA MARGHERITA): fortemente contrario a questo O.D.G., perché appare una stretta connessione tra criminalità diffusa ed extracomunitari. Facendo riferimento alla legge Turco- Napolitano asserisce che l’intento sia quello di permettere agli immigrati di soggiornare in modo civile. Mentre citando la legge Bossi-Fini ritiene che l’ottica sia quella di creare dei centri di permanenza ritenendo che gli extracomunitari siano persone da recludere. Personalmente ha visitato il centro di accoglienza di Milano e lo paragona ad un “Lager”, quindi ritiene che ci sia il rischio che i centri di accoglienza tendano a far perdere la dignità alle persone accolte. Concludendo ritiene opportuno lavorare sulla prevenzione e su interventi a carattere sociale coinvolgendo associazioni di volontariato e ribadisce la sua contrarietà..

d’ONOFRIO (A.N.): asserisce che, innanzitutto, si devono evitare le ipocrisie di fondo in quanto gli immigrati che vengono temporaneamente accolti nelle suddette strutture sono coloro che in seguito devono essere necessariamente espulsi grazie alla legge Bossi-Fini. Occorre, inoltre ricordare che agli immigrati, ai quali si riferiva in modo generico il consigliere Morgante, si può garantire il soggiorno prima dell’espulsione breve e il più civile possibile. Quindi appoggiamo il nostro O.D.G. in quanto intervento di civiltà nella prevenzione seppur severa e dura.

BALDASSARRE (D.S.): entra nel merito dell’O.D.G. e cita la prima frase del documento, quindi asserisce che è un compito della Regione indicare l’area dove dovrà essere collocato il centro di accoglienza, sentendo le altre autonomie locali. E’ d’accordo sui principi espressi nell’O.D.G., non concorda sulle strumentalizzazioni, concludendo, voteranno un documento dove si impegnerà la
la Regione ad individuare i vari siti con gli altri enti interessati, perché è contemplato nella normativa vigente. Infine ritiene opportuno, come era stato confermato dal Questore, che debbano essere coinvolte anche le associazioni.

GIANNESINI (R.C.): concorda con quanto espresso dal consigliere Morgante, ed è interessante la provocazione del consigliere Baldassarre. Discorda in generale con il documento presentato, poiché il presupposto da cui parte è immigrazione uguale ad emergenza. Non concorda sul fatto che coloro che entrano nel territorio nazionale come irregolari debbano essere comunque espulsi.

FERRARAZZO (LIGURIA NUOVA): dichiara di aver letto attentamente l’O.D.G., ci sono dei punti interessanti, precisa che lo stesso argomento è stato trattato sia in Consiglio Comunale che nella Circoscrizione IX Levante e rileva che sono simili, si differenziano essenzialmente in un punto: il levante cita la città mentre l’O.D.G. presentato qui cita la Regione. Quindi rileva che, nel documento presentato dal gruppo A.N. della circoscrione VIII Medio Levante c’è uno sbilanciamento dal punto di vista formale, rispetto a una formulazione più coerente e aderente al territorio della nostra città. Concludendo, se il gruppo consiliare è disposto a modificare l’O.D.G. presentato inserendo la parola “città” al posto di “Regione” e variando qualche altro vocabolo è disposta a votarlo, altrimenti dichiara voto contrario perché lo trova avulso dal contesto.

DAMASIO (MOMENTO LIBERALE DEL GRUPPO MISTO): propone due modifiche: sostituire Regione con città e nell’ultimo capoverso invece di “farsi promotori presso la C.A.” inserire “farsi promotori presso tutti gli Enti coinvolti”. Con queste modifiche dichiara voto favorevole.

ORENGO (A.N.): prende atto dei vari interventi, come gruppo non sono d’accordo nel sostituire città a Regione perché sembrerebbe un’ingerenza non voluta nei confronti della C.A. ed hanno identificato la Regione come territorio globale anche per dimostrare la loro volontà ad operare su tutto il territorio regionale e non solo sulla città di Genova la problematica che sarebbe restrittiva e non verrebbe identifica come un’azione propositiva nel cercare di venire incontro alle esigenze degli extracomunitari.

PIACENTINO (F.I.): precisa che leggendo l’O.D.G. aveva dato una interpretazione diversa alla sosta degli immigrati. Ritiene che sarebbe stato più opportuno evidenziare la città, ricorda all’opposizione che gli emigrati italiani non hanno mai avuto la possibilità di essere accolti in centri di accoglienza, non tutti erano delinquenti, ma spesso si sono trovati in situazioni di disagio e non hanno avuto alcun supporto.

FERRARAZZO (LIGURIA NUOVA): ringrazia il consigliere Orengo per i chiarimenti quindi dichiara voto contrario perché assumendo i principi esposti nell’O.D.G. si è al di fuori della potestà territoriale, anzi ritiene che non si dovrebbe nemmeno presentare.

PRESIDENTE: per affrontare e gestire il fenomeno dell’immigrazione e dell’integrazione è necessario individuare strumenti e modalità che siano diversi ed innovativi rispetto alle strutture esistenti. Quindi sicuramente può presentarsi la necessità di allontanare chi non è in regola o delinque, per questo una struttura come il centro di accoglienza è sicuramente uno strumento utile a prevenire e combattere la criminalità. Condivide l’O.D.G. sia per i principi che per la forma.

GAMBARO (UDC): è d’accordo su quanto espresso dal presidente, sulle modifiche suggerite, quindi dichiara voto favorevole per questo documento.

ORENGO (A.N.): dichiara come gruppo A.N. che accettano di modificare unicamente un punto dell’O.D.G. come segue: “preso atto che la nostra Regione, Provincia e Comune sono ancora sprovviste di una siffatta struttura”.

PRESIDENTE: pone in votazione con le modifiche sopra espletate, ma il consigliere Baldassarre chiede la parola.

BALDASSARRE (A.N.): manca la parte propositiva. Quindi chiede la sospensione del Consiglio.

PRESIDENTE: pone in votazione la sospensione del consiglio con le seguenti risultanze: presenti e votanti 26, favorevoli 25 contrari 1 Damasio (Momento Liberale del Gruppo Misto), quindi alle ore 21,40 sospende il Consiglio per riaprirlo alle ore 21,45.

BALDASSARRE (D.S.): il gruppo D.S. dichiara di voto contrario, perché non è stata accettata la modifica di coinvolgere tutti gli fra cui anche la Regione.

PRESIDENTE: pone in votazione il documento con le due correzioni sopra dette con le seguenti risultanze: presenti e votanti 25, favorevoli 15, contrari 10 consiglieri Baldassarre, Borghi, Cipolla, Migliaccio, Redegoso e Spadini (D.S.) – Jester, Galli e Morgante (La Margherita) – Gannesini (R.C.)


SEGRETARIO IL PRESIDENTE
(R. Gavuglio) (P. Ottonello)
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